Ecclesiastico italiano. Nipote di Clemente XI e fratello di
Alessandro. Fu dapprima nunzio straordinario a Vienna (1709) e come tale si
occupò di tutelare i diritti della Santa Sede sul Ducato di Parma e
Piacenza e di ottenere la restituzione del territorio di Comacchio occupato in
precedenza dagli Austriaci. Fu quindi a Dresda per regolare le condizioni della
Chiesa cattolica in Polonia (1710). Esercitò un'intensa opera di
mediazione tra Francia e Santa Sede per appianare i contrasti sorti in seguito
all'emanazione della bolla
Unigenitus sul Giansenismo; svolse un ruolo di
primo piano nei conclavi del 1721, 1724, 1730, 1740. Fu protettore del Regno di
Polonia e si impegnò per far riconoscere dallo Stato Pontificio il re
Augusto III, che aveva indotto ad abiurare dal luteranesimo nel 1710.
Curò la pubblicazione di una ristampa delle omelie dello zio (1724), di
una raccolta delle
Constitutiones synodales Sabinae dioecesis (1737) e di
una
Collectio bullarum Sacrosanctae Basilicae Vaticanae (tre volumi,
1747-1752) (Urbino 1682 - Roma 1751).